Illuminare con le Strip LED

Il LED ha portano una rivoluzione nel mondo dell’architettura e dell’illuminotecnica.

La rivoluzione LED è iniziata come esigenza energetica e oggi è diventata una tendenza all’insegna dell’eleganza e della funzionalità.

La luce a LED, con la sua versatilità, si manifesta anche nella forma della strip LED, creando un effetto luminoso unico e suggestivo.

Varie tipologia di profili a incasso

Le Strip LED sono dei circuiti stampati flessibili con incorporati dei LED che permettono di ottenere un’illuminazione potente, colorata e creativa. Sono disponibili in rotoli di diverse lunghezze e adatte per una vasta gamma di scenari di installazione, con la possibilità di unirle per ottenere l’effetto desiderato. Solitamente, vengono installate in un profilo in alluminio con un coperchietto in policarbonato per nascondere i singoli LED alla vista e proteggerli dalla polvere e dall’umidità.

 

Esistono diverse tipologie di Strip LED, che si differenziano per formato, spessore e modalità di installazione. In particolare, i profili in alluminio per la realizzazione delle linee di luce LED possono avere diversi formati e spessori. Molto spesso i profili in alluminio in commercio sono da incasso, nel senso che è necessario un controsoffitto o una controparete in cartongesso in cui inserirle per garantire un effetto pulito di sola luce emessa.

Esempio di strip led utilizzata in bagno

Le Strip LED sono utilizzate in interior design per creare effetti particolari di luce, come tagli e linee irregolari nei vari controsoffitti, velette perimetrali in cui sono nascoste, cascate di luce, oppure in arredi, incassate in mensole o all’interno di vetrine e armadi.

Per quanto riguarda l’applicazione delle strip LED nell’interior design, ci sono diverse opzioni e possibilità per creare effetti luminosi sorprendenti e innovativi all’interno di uno spazio.

 

Ad esempio, le strip LED possono essere utilizzate per evidenziare particolari elementi di arredo, come scaffali, mensole, nicchie o cornici di quadri. In questo modo, la luce può diventare un elemento decorativo, creando un’atmosfera suggestiva e accogliente.

Esempio di strip LED alloggiata su veletta rivolta verso il soffitto

In alternativa, le strip LED possono essere utilizzate per creare effetti di luce indiretta, illuminando le pareti o il soffitto, o per creare giochi di luce e ombre. Questo tipo di illuminazione può aiutare a creare un’atmosfera rilassante e confortevole, perfetta per gli ambienti domestici come il soggiorno o la camera da letto.

Esempio di strip LED incassata a soffitto e posizionata raso muro per creare un effetto “cascata di luce”

Inoltre, le strip LED possono anche essere utilizzate per creare un’illuminazione funzionale in cucina o in bagno, dove la luce è spesso necessaria per svolgere attività specifiche come cucinare o truccarsi.

È importante scegliere la giusta intensità e temperatura di colore delle strip LED in base allo scopo e allo stile dell’arredamento. Ad esempio, una luce calda (3000 Kelvin) e soffusa può creare un’atmosfera romantica e accogliente, mentre una luce fredda  (5-6000 Kelvin) e brillante può essere più adatta per illuminare un ambiente di lavoro come lo studio o l’ufficio.

Immagine esplicativa della temperatura colore

È importante ricordare che una Strip LED ha bisogno di un trasformatore che porti l’energia elettrica da 220 a 12 volt e che è fondamentale rispettare le polarità indicate sulla striscia. È altrettanto importante prevedere una collocazione agevole del trasformatore per evitare che si surriscaldi e garantirne una manutenzione agevole. Spesso è consigliabile prevedere una dimmerazione del LED per avere la possibilità di tenerle accese con una potenza molto soft e garantire il relax serale. È fondamentale non esagerare con i wattaggi in quanto le Strip LED sono un’illuminazione accessoria, di accento, non diretta, quindi se troppo forti, può stufare.<<

20 consigli per ristrutturare casa

 

  1. Collaborare con professionisti qualificati: lavorare con professionisti qualificati, come architetti, ingegneri e geometri aiuterà a garantire che il lavoro venga eseguito correttamente e in sicurezza.

    Il progetto strumento di confronto tra progettisti e committente
  2. Determinare gli obiettivi della ristrutturazione: prima di iniziare, è importante capire ciò che si vuole ottenere dalla ristrutturazione, come ad esempio creare più spazio, migliorare l’efficienza energetica o semplicemente modernizzare gli interni.
  3. Pianificare e budgetizzare: stabilire un budget e un piano dettagliato per la ristrutturazione aiuterà a mantenere il controllo dei costi e a evitare spiacevoli sorprese. Il computo metrico estimativo è un documento redatto da un tecnico indispensabile.
  4. Scegliere i materiali giusti: la scelta dei materiali giusti è importante non solo per il look finale, ma anche per la durata e la qualità del lavoro. Assicurarsi di scegliere materiali sostenibili e durevoli.

    Esempio di moodboard per la definizione dei materiali
  5. Considerare l’efficienza energetica: la ristrutturazione è un’occasione ideale per migliorare l’efficienza energetica della casa, ad esempio installando finestre a risparmio energetico, isolamento termico e pannelli solari.
  6. Personalizzare per le esigenze individuali: la ristrutturazione dovrebbe rispecchiare lo stile e le esigenze individuali della famiglia. Ad esempio, se si hanno bambini, potrebbe essere necessario prevedere spazi gioco sicuri.
  7. Pianificare per il futuro: prendere in considerazione le esigenze future della famiglia, come l’eventuale necessità di spazio supplementare o di adattare la casa per accogliere anziani o disabili, aiuterà a evitare di dover effettuare ulteriori lavori in seguito.
  8. Mantenere la continuità stilistica: quando si ristruttura una casa, è importante assicurarsi che i nuovi elementi si integrino armoniosamente con quelli esistenti, mantenendo una continuità stilistica.
  9. Pianificare l’illuminazione: l’illuminazione gioca un ruolo importante nella ristrutturazione e può influire sull’ambiente e sul comfort della casa. Pianificare con cura l’illuminazione e scegliere le giuste fonti di luce aiuterà a creare l’atmosfera desiderata.

    Esempio di progetto che tipologie di illuminazione diverse
  10. Sfruttare gli spazi vuoti: la ristrutturazione è un’occasione ideale per sfruttare gli spazi vuoti, ad esempio creando nicchie per la libreria o installando mensole a parete.
  11. Investire in sicurezza: la sicurezza della casa dovrebbe essere una priorità durante la ristrutturazione. Ad esempio, è possibile installare sistemi di allarme, porte antieffrazione e finestre a prova di intrusione.
  12. Evitare i lavori eccessivamente complessi: evitare di intraprendere lavori eccessivamente complessi che richiedono molto tempo e denaro, a meno che non siano strettamente necessari.
  13. Considerare le norme e le leggi locali: prima di iniziare i lavori di ristrutturazione, è importante conoscere le norme e le leggi locali in materia di costruzioni, sicurezza e permessi, per evitare eventuali sanzioni o ritardi.
  14. Scegliere una palette di colori coerente: la scelta dei colori giusti è importante per creare un’atmosfera armoniosa e coerente nella casa. Scegliere una palette di colori coerente aiuterà a raggiungere questo obiettivo.

    Foto di cantiere dove si vede l’abbinamento tra pavimento e colore a parete
  15. Prestare attenzione alle finiture: le finiture come pavimenti, rivestimenti, sanitari e armadi sono elementi importanti che influiscono sull’aspetto e sul comfort della casa. Scegliere finiture di qualità aiuterà a garantire che la ristrutturazione sia duratura e soddisfacente.
  16. Scegliere materiali eco-compatibili: la scelta di materiali eco-compatibili può avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute degli abitanti della casa. Ad esempio, è possibile scegliere materiali riciclati, vernici a base d’acqua o materiali che emettano meno sostanze nocive.
  17. Prevedere spazi di archiviazione: durante la ristrutturazione, è importante prevedere spazi di archiviazione sufficienti per evitare di accumulare troppi oggetti e mantenere l’ordine nella casa. Ricavare spazi come armadi a muro, ripostiglio, vani tecnici e vani lavanderia è indispensabile.
  18. Valutare l’impatto acustico: la ristrutturazione è un’occasione ideale per valutare l’impatto acustico della casa e adottare misure per migliorarlo, ad esempio installando materiali fonoassorbenti o pannelli insonorizzanti.
  19. Scegliere i giusti produttori e fornitori: la scelta di produttori e fornitori affidabili e di qualità è fondamentale per garantire che i lavori di ristrutturazione siano eseguiti correttamente e con i materiali giusti.

    Il computo metrico è uno strumento indispensabile per avere il controllo dei costi
  20. Pianificare il budget: infine, è importante pianificare il budget con attenzione e tener conto di eventuali imprevisti, per evitare di incorrere in spese inaspettate e garantire che la ristrutturazione sia finanziariamente sostenibile.

10 consigli per progettare un giardino con piscina

Ecco alcuni consigli per progettare un giardino con piscina:

  1. Scegli una posizione adatta: La posizione della piscina dovrebbe essere ben esposta al sole e avente una buona vista sull’ambiente circostante. Inoltre, è importante tenere in considerazione l’ombreggiamento delle piante o degli edifici vicini.
  2. Definire le dimensioni: Decidi le dimensioni della piscina in base allo spazio disponibile e alle tue esigenze. Tieni presente che una piscina più grande richiederà più manutenzione e sarà più costosa da installare.
  3. Scegli un design adatto: C’è una vasta gamma di forme e stili di piscine tra cui scegliere. Scegli un design che si adatti al tuo stile di vita e all’ambiente circostante.
  4. Piantare fiori e piante: Aggiungi fiori e piante attorno alla piscina per creare un’atmosfera accogliente e rilassante. Assicurati che le piante non cadano nella piscina e che non crescano troppo vicine all’acqua, in modo da evitare la formazione di batteri.
  5. Illuminazione: Un’illuminazione adeguata è importante per creare un’atmosfera accogliente e sicura durante le ore notturne.
  6. Mobili da giardino: Aggiungi mobili da giardino, come sedie a sdraio o tavoli, per creare un’area confortevole dove rilassarsi e godere del tuo spazio all’aperto.
  7. Manutenzione: Infine, è importante prestare attenzione alla manutenzione della piscina e del giardino. Assicurati di pulire regolarmente la piscina e di curare le piante per mantenere un’area bella e accogliente.
  8. Protezione solare: Considera l’installazione di ombrelloni o tende per creare un’area ombreggiata in cui rilassarsi e proteggersi dal sole durante le giornate calde.
  9. Piscina per bambini: Se hai bambini piccoli, potresti prendere in considerazione l’installazione di una piscina separata per loro o di un’area con una profondità adatta a loro. In questo modo, potranno nuotare e giocare in sicurezza.
  10. Integrazione con il paesaggio: Integra la tua piscina e il tuo giardino con il paesaggio circostante per creare un ambiente armonioso e naturale. Potresti ad esempio utilizzare pietre, legno o altri materiali naturali per la costruzione di muretti o pavimenti, o piantare alberi e arbusti per creare una zona di privacy. In questo modo, la tua piscina e il tuo giardino diventeranno un’estensione del paesaggio circostante, creando un’atmosfera serena e rilassante.

Ecco il video di un progetto che abbiamo realizzato:

 

 

Seguendo questi consigli, potrai creare un giardino con piscina che soddisfi le tue esigenze e che sia un’oasi di relax per te e la tua famiglia.

Balconi e terrazzi: spazi da vivere

Il coronavirus ha aperto una riflessione su come ripensare le abitazioni, non più dormitori ma spazi polifunzionali da vivere. Nel precedente post abbiamo parlato della necessità di ricavare degli spazi dedicati allo smart working.

Oggi parliamo degli spazzi esterni: giardini, balconi e terrazzi diventano vitali, vanno ripensati e valorizzati. Non sono più spazi accessori ma spazi da vivere. Mi dirai ma io non ho un balcone così grande da valorizzare, beh potresti avere un giardino o un cortile condominiale, anch’esso può essere oggetto d’intervento.

Ma come fare?

Prima di tutto bisogno prendere consapevolezza dello spazio a disposizione. Un consiglio sempre utile è sfruttura il perimetro per inserire sedute o fiorire in modo da lasciare libero l’accesso al terrazzo.

Secondo passo è analizzare le proprie esigenze e le nostre abitudini: quante persone vogliamo invitare a tavola? Abbiamo bisogno di ombra? o preferite prendere il sole? Queste sono solo alcune domande da farsi per fare delle scelte.

Se lo spazio lo consente la soluzione migliore è quella di realizzare zone d’ombra e altre soleggiate, per differenziare le attività svolte e la tipologia di piante. La zona ombreggiata realizzata tenendo in considerazione dell’orientamente e dell’esposizione al sole, può essere risolta con tende a braccio, pergotende o pergolati, o anche vegetazione. Questi spazi possono essere arredati con tavolo e sedie, per pranzare, cenare ma anche studiare e lavorare. E avere quindi una zona studio esterna. Le zone più soleggiate sono più adatte per zone soft seating, dei soggiorni all’aperto dover poter prendere il sole, parlare, intrattenersi con gli amici bevendo un cocktail.

E’ importante scegliere un arredamento pratico e funzionale, per esempio con cassapanche contenitive. Utile anche avere o una zona barbeque o ancora meglio una cucina esterna attrezzata.

L’aspetto per me più affascinante è quello di creare continuità tra interno ed esterno e dare così vita ad un unico e grande ambiente. Realizzare grandi superfici vetrare per mettere in relazione interno ed esterno sia visivamente, ma anche fisicamente, tenere le portefinestra aperte incrementa la percezione dello spazio in casa e da la sensazione di essere aperti all’esterno e al mondo. L’ultilizzo di pavimenti flottanti in legno, ceramica o materiali compositi ci permette di manterene la superficie di calpestio perfettamente complanare e avere una continuità quasi perfetta.

Smart Working: Nuovi spazi per lavorare da casa

Sembrava il futuro e invece è diventato il presente: lo smart working è una realtà che riguarda moltissime persone. Diventa indispensabile attrezzare uno spazio dedicato nella propria casa.

Se si ha una stanza esclusiva in cui lavorare, sarà più facile non essere distratti e infastiditi dal contesto e dai rumori domestici. In caso contrario è importante delimitare bene lo spazio, usando mobili, librerie o pareti mobili.

Le soluzioni sono numerose:

  • Ufficio Armadio: ricavare una nicchia o un armadio posizionato solitamente all’ingresso o in un disimpegno, tenendo lo spazio pulito e apribile solo all’occorrenza. Un’altra soluzione potrebbe essere un sottoscala attrezzato con un armadio a muro.

 

  • Ufficio in camera da letto: lavorare dove dormi non è sicuramente entusiasmante. Ma in mancanza di alternative puoi pensare di ottimizzare lo spazio della camera da letto.

 

  • Ufficio comunicante col soggiorno: ricavare uno studio in una porzione di soggiorno con la possibilità di isolarlo con pareti mobili è sicuramente una soluzione ottimale. Permette anche all’occorrenza di riceve visite occasionali da clienti o collaboratori.

  • Ufficio indipendente: è sicuramente la soluzione migliore. Probabilmente non hai una stanza completamente da dedicare  a studio. Ma le soluzioni sono diverse, si può attrezzare una stanza jolly che cambia funzione all’occorrenza. In alternativa potresti realizzare un soppalco o utilizzare una taverna, una veranda o una mansarda. 

Come garantire il confort?

Passiamo molte ore della nostra giornata a lavorare e diventa indispensabile garantire dei livelli di confort adeguati per migliorare il nostro stile di vita.

Chiaramente è indispensabile utilizzare sedie comode per mantenere la giusta postura, io personalmente le preferisco senza ruote, imbottite e con braccioli.

La  luce naturale è molto importante e non bisogna mai dimenticarlo, è essenziale per la salute degli occhi. Quando possibile  è  bene mettere la scrivania vicino a una finestra, ma attenzione alla posizione. Mai spalle alla luce per evitare fastidiose riflessioni o controluce per l’abbagliamento. Meglio che la finestra sia laterale. E se non fosse fattibile avere la luce naturale? L’ideale è trovare soluzioni ottimali dal punto di vista illumino-tecnico, invece di una lampada da tavolo: ottima una striscia LED sul soffitto oppure sotto una mensola.

Ambiente climatizzato: andiamo incontro all’estate e il caldo è un problema! Concentrarsi sul lavoro quando ci sentiamo a disagio è difficile, quindi è importante avere un corretto condizionamento dello spazio di lavoro.

Rete dati: Come avrete notato le reti wireless non sempre sono stabili, un consiglio che mi sento di darvi per lavorare da casa è quello di predisporre una rete dati con cavi. Indispensabile!

Le piante sono indispensabili, infatti molti studi dimostrano che avere piante nell’area lavoro favorisce l’entusiasmo e aumenta l’ottimismo, inoltre hanno il potere di rasserenare il nostro cervello. Le piante ossigenano l’ambiente e umidificano l’aria. Consiglio le piante grasse perché sono facilissime da mantenere!

Spero di esservi stato d’aiuto, potete contattarmi per consigli o richieste di progetto!

L’importanza della luce

Negli ultimi anni l’illuminazione ha acquistato sempre maggiore importanza, infatti, fino a pochi anni fa l’illuminazione era limitata ad un lampadario centrale e qualche lampada in ogni stanza, oggi anche grazie alla tecnologia LED sono disponibili una serie illimitata di soluzioni (strip led, faretti, cascate di luce ecc.).

Sapere come illuminare e come posizionare correttamente i punti luce è indispensabile per valorizzare uno spazio e creare una particolare atmosfera.

 

Nella scelta delle fonti luminose occorre tenere in considerazione alcuni fattori: dimensioni, forma e destinazione dei locali da illuminare; disposizione dell’arredamento e finiture delle superfici (pavimento e muri).

 

Ogni ambiente ha le proprie specificità e necessità, per esempio:

– in soggiorno, è l’ambiente in cui si trascorre più tempo e si svolgono molteplici attività, è indispensabile moltiplicare i centri luminosi.

– in cucina si deve garantire un illuminazione di base e un illuminazione localizzata sui piani di lavoro, piano cottura e lavello.

– in camera da letto oltre a un’illuminazione di base sarà necessario garantire un illuminazione orientabile per per chi vuole leggere o una luce di atmosfera.

– nei locali commerciali si avrà un illuminazione di base e un illuminazione d’accento per rendere attraenti le merci esposte. Si devono creare zone di alta luminosità.

Oltre a queste direttive generali è fondamentale saper dimensionare correttamente un impianto e selezionare i prodotti più adatti alle proprie esigenze (potenza, temperatura colore e fotometrie), per questo motivo ai miei clienti propongo una progettazione illuminotecnica integrata a quella architettonica.

Il progetto oltre alla verifica dell’illuminamento è compreso di rendering fotometrici per avere la certezza che il risultato sia esattamente come pensato insieme a voi, prima dell’effettiva posa in opera dei sistemi illuminanti.

Le varie fasi del progetto

Molto spesso mi viene chiesto… E adesso come si procedere? Qual’è il processo, l’inter per portare a termine una ristrutturazione? Quali solo le varie fasi di progettazione? Cosa si deve fare prima di iniziare i lavori? Quando devo coinvolgere l’impresa?

La realizzazione di un progetto di qualsiasi natura, dalla ristrutturazione alla nuova costruzione è un processo complesso.
Per questo motivo ho sintetizzato e realizzato un diagramma che illustra le varie fasi  di lavoro.

 

 

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Cos’è la CILA?

La Comunicazione di Inizio Lavori (C.I.L.) è una pratica amministrativa che bisogna redigere prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione del proprio appartamento, ufficio, negozio, ecc. e rappresenta uno degli strumenti urbanistici più rilevanti.

Con la legge per la semplificazione edilizia introdotta dalla L.R. n° 12 del 2017 la  CIL è diventata CILA, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, ed è diventa indispensabile l’asseverazione di un tecnico abilitato (Architetto, Geometra, Ingegnere) che certifica che la corrispondenza del progetto alle norme  urbanistico-edilizie ed igienico-sanitarie.


Per quali interventi va presentata?

La CILA va presentata quando vuoi eseguire lavori di manutenzione straordinaria che prevedono modifiche interne all’unità immobiliare.
Sono esclusi gli interventi che modificano elementi strutturali, aumento di superficie  o modifica dei prospetti (soggette a SCIA).

Ecco alcuni esempi di lavori di manutenzione straordinaria:

  • la realizzazione di nuove pareti interne;
  • le aperture e chiusure di porte posizionate su muri non portanti;
  • la realizzazione di pergolati e gazebi;
  • il rifacimento del manto di copertura.

Documenti da presente?

Insieme al modulo della CILA si devono allegare anche i seguenti documenti:

  • relazione tecnica firmata del tecnico responsabile
  • disegni tecnici comparativi dello stato di fatto o di progetto
  • DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva)- in regola – dell’impresa edile che esegue i lavori
  •  CI soggetti coinvolti
  • Relazione fotografica dello stato di fatto

Quando va presentata?

La CILA deve essere protocollata prima dell’inizio dei lavori. I lavori potranno iniziare subito dopo che la CILA viene consegnata e protocollata dall’Ufficio Tecnico.

E finiti i lavori?

L’esecuzione delle opere comporta l’obbligo della nomina del direttore dei lavori che conclusi i lavori si occuperà della comunicazione della fine dei lavori e della trasmissione degli atti di aggiornamento catastale e delle certificazioni degli impianti tecnologici, qualora l’intervento abbia interessato gli stessi.

Faccio anche presente che i lavori previsti nella comunicazione devono concludersi entro 3 anni dalla data della presentazione della CILA.


Io mi occupo di pratiche edilizie (SCIA, CILA, SCCEA) quindi se hai bisogno di un tecnico, CONTATTAMI!

Mandami una mail a dariofabrisarchitetto@gmail.com

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FRAZIONAMENTO… COS’È E PERCHÉ CONVIENE

ll frazionamento è uno strumento urbanistico in grado di modificare l’aspetto originario di un immobile dividendolo in due o più unità distinte (l’accorpamento per unirle).

Per procedere al frazionamento di un immobile è necessario:

  • presentare la richiesta di un’autorizzazione al Comune
  • presentare la variazione al Catasto
  • registrare le nuove proprietà con atto notarile

PRIMA

La procedura dipendeva dalle normative locali, a Bologna fino a poco tempo fa frazionare era una “ristrutturazione edilizia” e quindi era necessario versare gli oneri di concessione. Per esempio per frazionare un appartamento di 100 m² era necessario versare al Comune circa 3.000 €.

OGGI

Oggi, con lo ”Sblocca Italia”, il dl n. 133 del 12 settembre 2014, il frazionamento ricade negli interventi di Manutenzione Straordinaria e quindi basta presentare una Comunicazione di Inizio Lavori senza il versamento degli oneri.

VANTAGGI

  • due appartamenti più piccoli possono essere affittati/venduti ad un prezzo che risulterà superiore a quello che si può ottenere da un unico grande appartamento;
  • si può decidere di abitare in uno dei due appartamenti e mettere a reddito l’altro, rientrando, così,  delle spese di ristrutturazione.
  • Con la nuova normativa si ha grande vantaggio economico a fare questo tipo di operazione.

Sembra proprio un bel momento per fare questo tipo di operazione.

 

 

Consigli per gestire i costi di ristrutturazione

 

La maggior parte delle persone che hanno ristrutturato il proprio immobile si lamentano del notevole aumento dei costi di ristrutturazione tra quanto preventivato inizialmente dall’impresa e il conto finale.

Non stiamo parlando di una variazione contenuta nel 10%, che possiamo considerare fisiologica,  stiamo parlando di aumenti dal 30% in su.

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